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Federica Galetto, La bellezza, Note di lettura, poesia poesie, Rainer Maria Rilke, traducendo einsamkeit, Villa Dominica Balbinot
“ TRADUCENDO EINSAMKEIT” di FEDERICA GALETTO
edizione TERRA D’ULIVI 2014
collana PAROLE DI CRISTALLO
Per cercare di rappresentare attentamente il nucleo ispiratore – il sottile filo rosso rintracciabile in modo più o meno accentuato ma sempre presente nella massima parte delle poesie di Federica Galetto qui raccolte, sarebbe bene iniziare dal riferimento preciso della titolazione della raccolta, dalla poesia di Rilke intitolata Solitudine-poesia che da lei tradotta compare come segnale introduttivo- e il cui significato risulta non solo simbolico visto che nello sviluppo progressivo dei versi di Rilke si viene a addensare , soprattutto verso la chiusa, come il delinearsi di una cifra indelebile, e marchiante, che connatura sul fondo il fatto stesso di esistere, come se la solitudine fosse fatta di una materialità che come un velo ricopre cose e persone, perfino gli amanti, visti su “letti sfatti”
A dire l’importanza che l’autrice riconosce a questa poesia, è anche il ribadire , nella poesia pressochè conclusiva dal titolo TRADUCENDO EINSAMKEIT ( poesia n 15 della 3 parte) – e mostrandole direttamente nel testo stesso- le sue tematiche fondamentali e anche il peculiare modo di darvi espressione.
Qui infatti l’autrice, come riassuntivamente si svela con parole esatte; parla di lei “compulsiva in tendere assoli urgenti” fino a arrivare- appunto traducendo Einsamkeit a affermare voltivamente”rompo le righe e mi sbrano contenta/d’essere farfalla intinta nella fiamme /nella parole che trasmuta/di deserto in valle filo tenero/ e poi, aggiungendo alla fine” traducendo Einsmakeit di notte/non c’ è che sole quando le brume dormono/passando dal palco di Keats riemergo/ ai boschi di Treichel/in Bellezza/ Continua a leggere
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