UN GIORNO E POI L’ALTRO
Ne avevo di lamenti da fare
ma pure complimenti
a quello che mi hai voluto dare.
La mia giostra aveva smesso di funzionare,
difettosa.
La tua mano mi afferrò alla fine,
scarna già, ancora forte.
NOTTE CHE GELA
Silenzio che sbadiglia a strisce
su per la collina avvolta dal nero
martello del sonno che russa
in camere da letto macchiate
di letti matrimoniali.
Un’aria impudente, raggelante
solletica le foglie
che balbettano ricordi
di autunni un tempo più umani. Continua a leggere
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