BRUNO BARTOLETTI
Sparire in silenzio ritrovando il vento delle strade,
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Bartoletti di tanto in tanto ci induce a soffermarci sui versi che ha appena pubblicato. Non lo si può dire prolifico: tre, quattro libri in un paio di decenni al contrario fanno pensare a quanto lasci decantare la sua scrittura che, quando appare, deve essere armoniosa, coerente, non futile né inutile.
Credo che oggi i poeti debbano porsi proprio il problema della capacità di e-ducere della poesia nell’ambito della società e non ritrovarsi a contarsi in sterili reading di un do ut des; ma quali motivazioni ha il poeta, anche il poeta Bartoletti, che pure spinge sul pedale della memoria e dell’etica?
“Ogni tanto mi accorgo che la penna ha preso a correre sul foglio come da sola, e io a correrle dietro. È verso la verità che corriamo, la penna e io, la verità che aspetto sempre che mi venga incontro, dal fondo d’una pagina bianca, Continua a leggere
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