Poesia fantasmagorica, questa di Alberto Automa: è un caleidoscopio di figure, umane, animali, vegetali in continuo avvicendarsi e che accendono pertanto scintille nella fantasia del lettore il quale spesso si trova spiazzato e incapace di coglierne il senso.
Ma per ammissione dello stesso Alberto, non è necessario comprendere, si può anche solo constatarne i suoni, i colori, e aggiungo, coglierne gli aspetti puramente poetici.
A volte esiti di piccoli ‘esperimenti’ un po’ folli, altre più velate di malinconia, come quelle presentate qui, le poesie di Alberto Automa costituiscono un piccolo universo sensibile in cui lasciarsi andare senza crearsi aspettative, liberandosi da pre-giudizi e tentativi di genere. Continua a leggere
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