Il topo, secondo uno dei miti sulla creazione, aveva chiesto a Dio il dono della risata, ma ben presto si era reso conto di quanto fosse miserabile questo dono.
Il romanzo ‘E il topo rise’ è articolato in 5 parti, composte in 5 diversi stili letterari: storia, leggenda, poesia, fantascienza e diario, il tutto a coprire un arco di 150 anni. Inizia nel 1999 quando una nonna racconta alla nipote la storia di una bambina di cinque anni. La bambina era stata affidata dai genitori ad una famiglia di agricoltori polacchi che vivevano in un remoto villaggio per sottrarla alla furia nazista. Venne nascosta in una cantina di patate, al buio per circa un anno, con poco cibo, e venne violentata ripetutamente dal figlio dei contadini. Per sua compagnia, solo un topo.
La seconda parte è il diario della nonna, che getta più luce sul racconto della superstite così come sul titolo del romanzo. Il topo, secondo uno dei miti sulla creazione, aveva chiesto a Dio il dono della risata, ma ben presto si era reso conto di quanto fosse miserabile questo dono: “… In un mondo dove i bambini devono essere nascosti […] il caos non è un semplice “difetto” incidentale, ma un completo collasso del sistema. Il mondo deve essere distrutto dalle fondamenta e ricostruito fin dall’inizio”. La nipote a sua volta racconta in classe la storia della nonna e innesca una catena di eventi che risuonerà per decenni a venire. Continua a leggere