(La recensione che leggerete conclude la mia collaborazione regolare a questa come ad altre riviste, che ringrazio per avermi sempre ospitato. Ho compiuto a gennaio 71 anni e ho deciso di dedicare quest’ultimo tempo ad una specie di isolamento spirituale che mi aiuti a riflettere sulla vita e su ciò che mi circonda e mi ha circondato durante il corso di questi anni, così da poterli ancora di più amare ed apprezzare. Continuerò a curare, però, la rivista d’arte Parliamone, la mia creatura, finché ne avrò le energie necessarie. Ringrazio i lettori e i redattori della rivista. bdm)
Animatore culturale, attento osservatore, forte polemista: la prima parte del Novecento, non solo italiano, ha in questo artista, pittore e scrittore, un autentico protagonista dei dibattiti intorno ai nuovi movimenti che si andavano affacciando in quegli anni. Clamorosa fu l’aggressione che subì a Firenze, alle “Giubbe rosse”, per aver scritto un articolo aspramente critico nei confronti dei Futuristi, da parte di Marinetti, Carrà e Boccioni.
Collaboratore delle riviste più importanti del tempo, tra cui “La voce” di Prezzolini, egli portò in Italia le novità e l’aria nuova che si andavano respirando a Parigi. Fu amico di Apollinaire, Max Jacob, Picasso, Braque e tanti altri. Quando il cubismo faceva le prime mosse, Soffici fu uno dei primi a prendere le difese di Picasso e Braque e ad esaltare il loro lavoro. Numerosi sono i suoi saggi su movimenti ed artisti del suo tempo.
Si avvicinò alla narrativa con opere quali: “Ignoto toscano”, Firenze 1909; “Lemmonio Boreo”, Libreria de “La Voce”, Firenze 1912; “Arlecchino”, Firenze 1914; “La giostra dei sensi”, Firenze 1918; “Taccuino di Arno Borghi”, Firenze 1933; “Autoritratto d’artista italiano nel quadro del suo tempo” (in quattro volumi usciti con i seguenti titoli: “L’uva e la croce”, Firenze 1951, “Passi tra le rovine”, Firenze 1952, “Il salto vitale”, Firenze 1954, “Fine di un mondo”, Firenze 1955); “D’ogni erba un fascio. Racconti e fantasie”, Firenze 1958; “Diari 1939-1945” (in collaborazione con G. Prezzoloni), Milano 1962. Continua a leggere
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