ALA D’AQUILA SI STENDE di Giulio Viano
(Genovainedita cultura,2010)
Nota di lettura di Lucetta Frisa
Ci sono poeti – e sono rari – che pongono la percezione come centro radiante della loro poesia. Ci sono poeti attuali – intendo viventi oggi, giovani e meno giovani – che sono perfettamente inattuali. Per loro la visione è un impulso primario che li costringe a mettersi alla scrivania tentando di tradurla in versi. Peccano (si fa per dire) di raffinatezza. Peccano ( si fa sempre per dire) di leggerezza – non intesa come superficialità di senso ma come levità d’accento. Sanno creare un “mondo altro”, un altrove indefinibile che gravita nella sfera del mistico. Perché questi poeti sono suggestionati e guidati dall’Antico, dal Sacro, dal Mito, dalla Fiaba, dall’esoterismo, dalle antiche tradizioni, dalla magia. Continua a leggere