“Mestlez, mestlez”
“Qui ebbe inizio per me quello che chiamerò il dilagare del sogno nella vita reale…Tutto assumeva un aspetto duplice, e senza che il ragionamento mancasse di logica…”
[Gérard de Nerval]
Queste le prime parole, la citazione che apre “Hanno amore” di Gianluca Chierici, autore milanese del 1977 già al suo attivo con diverse pubblicazioni, anche di poesia. Un’intro che nasconde in nuce un’atroce complessità di cui abbiamo dimenticato le origini ed i trascorsi, mitigata in parte dalla seconda citazione:
“Quando ci si affaccia all’Amore, ci sembra come se ci ampliassimo”
[Guy de Maupassant].
Il sogno che abbiamo dimenticato e che era realtà e oggi solo pochi percepiscono, e in modo onirico (“i sogni sono degli angeli cattivi e bisogna ucciderli prima che prendano possesso del nostro corpo […] una volta che muoiono dentro di noi e li scordiamo, allora faranno parte per sempre del nostro insconscio”), è la storia di colei che nel libro di Chierici viene chiamata Diana.
“Hanno amore” di Gianluca Chierici – recensione di E.Matarrese
07 giovedì Ott 2010
Posted Eleonora Matarrese, Gianluca Chierici
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