Per chi vuole approfondire la tematica dell’onore e della vendetta privata nella storia del pensiero, dagli antichi filosofi greci, al codice d’onore dei cavalieri che con i duelli stabiliscono la verità e lavano le offese, fino ad arrivare alla tortura legalizzata e al regime del sangue del settecento italiano, che con l’unificazione della legge quale vendetta pubblica fa apparire all’orizzonte la modernità:
Il sangue privato. Vendetta e onore in Scipione Maffei Pietro Verri e Cesare Beccaria
un avvincente nonchè singolare saggio di Alessandra Pigliaru, dottore di ricerca in Discipline filosofiche e cultrice di materia in storia della filosofia. Il saggio è ordinabile in tutte le librerie oppure scrivendo una mail all’editore ilprato@libero.it – spese di spedizione gratuite.
dalla quarta di copertina
Le idee di vendetta e onore ricoprono un ruolo centrale nella scena del pensiero occidentale, condizionate come sono da una doppia e complicata narrazione: la storia delle passioni e quella delle leggi. È all’altezza del Settecento italiano tuttavia che il rilievo delle due idee corrisponde alla chiusura di un modello culturale segnato dal regime del sangue e dalla conseguente apertura alla modernità. Attraverso la decostruzione erudita di Scipione Maffei, scopriamo che il senso dell’onore cavalleresco non è avvinto all’onestà e che la vendetta è contraria alla ragione e alla legge. Sempre nel solco dell’eredità filosofica degli antichi, la ricomposizione morale rappresentata dalle riflessioni di Pietro Verri e di Cesare Beccaria si oppone alla contraddizione della tortura e della pena di morte – Continua a leggere
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