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Laura Bonalumi
Fara editore, 2009
pp. 153, euro 13,00
Anna ha sedici anni. Un corpo fragile e una mente viva e bruciante, la musica incollata alle orecchie – isolante che divide dal resto del mondo – e due amiche così preziose da volerle proteggere anche da se stesse a da quella belva che sta divorando anche lei.
Ha un nome quella cosa che la sta distruggendo. Un nome che sembra quasi bello, un nome che – destino o accanimento della vita? – assomiglia tanto al suo: “Questa cosa malefica ha un nome, anzi ha pure un nomignolo vezzoso: Ana. […] Ana, come un’amica del cuore, la senti che ti pulsa nel cervello, ti parla, ti mette in guardia dai cattivi consigli, dai camici bianchi, dagli strizzacervelli. […] Ana ti fotte la vita”. Continua a leggere
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