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Felix Guattari, Gilles Deleuze, Giorgio Passerone, Gwyneth Lewis, Massimo Carboni, pittura, Poesia, Sergio Padovani, Viviana Scarinci
opera di Sergio Padovani
***
Allora seppi che
le madri non vivono su rette vie.
Il suo mondo era ripiegato, aveva il dono
Della tenerezza, della sveltezza e del saper mentire.
La mia fede nella schiettezza fu minata.
Sempre con passo pesante ero indietro di molto.
Gwyneth Lewis
[una nota di lettura su L’assassino della lingua di Gwyneth Lewis]
Cosa si intende per autore minore? Su che piano si gioca la minorità di un autore? Se “l’autore minore” può essere visto come “uno straniero nella propria lingua” (1) nel caso di Gwyneth Lewis, la minorità si esprime in primo luogo nella reale appartenenza a una minoranza linguistica, quella gallese.
Ma la Lewis pur partendo da questo presupposto estende la sua “minorità” fino al paradosso di renderla un assunto universale. Ossia minorità di una lingua infinitesima che nella lingua data si cerca. L’opera è quindi la ricerca, il moto a luogo, lo spasmo iniziatico che glissa anche tematicamente sull’intenzione che lo motiva.
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