24 risposte a “Testi dei lettori

  1. voce di paese

    mi arriva

    come una voce di paese

    una vertigine

    si è alzata senza vento
    tra le anche dei nuovi palazzi

    è l’ombra che lascia una parola
    nella scia ingiusta del sogno

    quando ti chiamano ma resti
    come un muro dietro a un quadro
    per cercare nella cenere

    cino720

  2. fernirosso ha detto:

    ciao cino, dunque ti ritrovo! Una poesia che inserisce nella topologia della città la toponomastica di uno sguardo, fermo sul segno lasciato da un’ombra, forse la scritta della via, dove la parola riposa un nome.

  3. Giorgina

    ASSENZA

    Vedi? Nemmeno un’ombra
    nell’accecante chiarità del giorno.
    Sole a picco sul mare
    increspato, immensa distesa d’indaco
    puro, vivo, fremente.

    Immobile l’aria, immobili i rami
    di palma, lievi silenti flabelli
    nel meriggio assolato.
    Di verdi fronde tace lo stormire,
    muti i canti d’uccelli.

    Sotto di noi sta l’ombra.

    Vedi? Restiamo soli.
    Assente il nostro doppio che c’insegue
    nella limpida mattina d’estate,
    che c’insegue al crepuscolo
    nell’ultimo riverbero del sole.

    Giorgina

  4. antonia piredda ha detto:

    carissime, vi è arrivato il testo “dissonanza, la mia terra” che vi ho inviato stamattina?
    Cari saluti a tutte, antonia iredda.

  5. E’ la prima volta che entro in questo antro….che intendo non abbandonare così presto…oasi di ristoro per me e i miei viandanti dell’anima
    Lascio una traccia lattea…

    AMORE E POESIA

    Negli angoli dell’anima

    Si muove il desiderio.

    Folle battito di cuore.

    Il bisogno d’amore.

    Come cristallo purissimo

    Ci appare la sua luce.

    Ma è un attimo.

    Un tempo che non conta l’ora dell’inganno.

    E nel ricordo

    Neve, sciolta al sole

    Della noncuranza.

    Negativi bruciati gli opachi giorni di ieri.

    Ma noi distratti poeti

    Che possiamo fare!

    Solo afferrare,

    Avidi di gioia

    Quei pochi minuti

    Di trascendenza conditi.

    (Nunzy Conti da Specchio delle mie Brame)

  6. Federica ha detto:

    Ciao Nunzy grazie della tua dolcissima dedica..

    LE MIE PAROLE

    Le mie parole bruceranno

    non resteranno qui,

    come legna che arde,

    o acqua di un fiume in piena.

    Forse qualcuno potra’ serbarle,

    tenerne memoria,

    o forse battiti di farfalla,

    dimenticati,

    ma m’avran dato respiro,

    e io avro vissuto per loro..

    Da Fiby blog (federica)

  7. @federica
    grazie anche a te…
    …sei un viandante dell’anima..proprio come me
    Dedicato a noi

    SENZA LUOGO ALCUNO
    “Senza luogo alcuno
    è il mio cuore
    Senza porto sicuro
    viaggia la mia anima
    Senza patria alcuna
    riposano le mie cellule.
    Io sono un ombra
    che si aggira nell’infinità
    delle emozioni.
    NUNZY

    ***ciao ***

  8. Diego Franchi ha detto:

    Alba in Etruria

    Nel rosa di un’alba struggente
    Resiste una falce di luna
    Sorda al richiamo pressante
    Della notte

    Dal nero della notte che muore
    L’Universo come artista pensoso
    Dalla falce spia lo splendore
    Del giorno

    Breviario Mediterraneo
    A una Regina

    Fu tenace passione e puntigliosa
    Con cui il catalano orologiaio
    catalogò con l’intuito dell’amore
    ed in mancanza di ogni dato certo
    la biblioteca distrutta di Alessandria.

    E’ stata puntigliosa la passione
    con cui un uomo di grandi pianure
    al primo sguardo sul Mediterraneo.
    Inventò una filologia del mare ,
    sull’onda di emozioni senza fine

    Seppe così come al di là del tempo
    Sempre offrirono asilo le sue rive
    Quando per lotta del mare contro i venti
    barche ed anime riunite dal destino
    perdute avevano àncora e speranza.

    E Venere sue tracce a questo mare
    Fissò riproducibili oltre il tempo
    nella bellezza bruna delle donne .
    Dalla nascosta dolcezza degli sguardi
    Alla sinuosa voluttà dei corpi

    Da quale insondabile passato,
    nelle cui spire il futuro si nasconde
    Dal vostro canto annunciata siete apparsa,
    di quel mare e di questa bellezza
    metafora vivente, Maestà…?

    Diego Franchi

    Diego Franchi

  9. @diego
    ….bella
    ..intensa
    come il simbolo che racchiude
    e che fa parte di te

  10. Federica ha detto:

    ciao nunzy, grazie..
    e grazie anche a te diego,…la tua poesia è davvero emozionante, esprime un calore e amore immenso..

  11. Massimo Pastore ha detto:

    COME FARESTI PER UNO CHE AMI

    Siamo spacciati nella stanza dalla lunga spina,
    i tuoi quadri sono come l’edera
    il mio corpo un fagotto da mendicante…

    ci sono giudici vestiti di nero al di là del fiume,
    aspettano il nostro addio per giudicare ancora.

    Siamo costretti in questo albergo di carta
    ad ascoltare l’orgasmo attraverso le pareti…
    la mia bocca è una distilleria clandestina
    il tuo corpo, un cane poliziotto.

    Siamo spacciati, amore, adesso che il tempo ha invecchiato i miei occhi
    e la tua veste odora di petrolio e di legno,
    sono sempre stato fatto di carta… ti aspetta un uomo alla porta,
    dovrò distruggere questa vecchia camera d’albergo
    perché non posso ascoltare l’orgasmo attraverso le pareti…

    se hai ancora un po’ di saggezza, lasciami guardare attraverso le calze del nostro addio
    questo pezzo d’amore che si allontana come un fiume nero e baciami
    come faresti per uno che ami…

  12. SENZA TITOLO

    Il colle dell’infinito
    è ora fruscìo sommesso
    dell’invisibile lontana galassia
    il cavo d’un orecchio enorme
    d’un radiotelescopio.
    Al di là, torna il silenzio
    immenso .
    Tu sei sul pianeta
    coi piedi
    con le mani,con gli occhi
    con l’anima.
    Guardi, lo sfiori a volte con mani rapaci
    per stringere inutilmente
    una manciata d’acqua d’un mare immenso.
    T’impasti nel moto incessante.
    Corri i rischi dell’acqua
    del fuoco,delle lame
    delle punte dei bacilli
    che levigano,mùtilano
    dilaniano gratificano,
    ma….dove sei tu?
    Nelle idee
    nel pensiero forse?
    Nei momenti del cuore
    nell’inesprimibile
    senza parole
    dentro ?
    Ma dove ?
    Nel cervello.
    Nella rete meravigliosa
    dei neuroni che si richiamano
    fremendo come polipi
    con infiniti filamenti di braccia
    a raccontarsi e a mettere insieme
    come mosaico correttamente ricomposto
    variate sensazione di una vita intera.
    Ma quale vita, se non la tua
    del tuo corpo sul tuo pianeta.
    nel punto dove ti posi
    dove ti muovi ,tessi i giorni e le notti ?
    Come una stella nell’infinito
    ha il suo moto
    come un asteroide
    il suo giro
    come un sole la sua ruota
    come il tutto insieme…
    Tu sei…il tutto.
    s.

  13. ADDIO

    Brandelli di pelle dell’ ennesima muta
    sparsi sulla mia strada,
    dietro, orme pesanti e scure.
    Attimi dilatati dalla paura di me:
    la porta va chiusa!

    Vomito gli ultimi ricordi rimasti,
    catarsi forzata della mente,
    brividi di astinenza
    ad espellere il veleno che mi addolora,
    sudo sangue dall’anima
    ma devo.

    Attesa…, è nascita o morte?
    Peggio è solamente il nulla.

    Stefania Menegatti
    http://cogitoergosum-arabafenice.blogspot.com

  14. Centro e margini

    Da piccola
    non mi azzardavo
    a pattinare
    al centro della pista
    dura e rumorosa-
    rimanevo ai margini,
    lasciavo il centro agli “altri”,
    i bravi, gli arditi
    quelli che osavano incrociare
    sguardi e sorrisi-
    forse è per questo che oggi
    per rifarmi del tempo perduto,
    degli sguardi e sorrisi perduti,
    nello scrivere evito i margini
    e qualcuno mi dice
    che la mia è prosa e non poesia-
    questo qualcuno
    ignora la paura infantile
    del centro di una pista per pattinare,
    del mare dove non si tocca,
    degli abbracci troppo forti-
    ignora pure un impulso speculare:
    stare da adulti al centro
    pur desiderando
    la quiete dei margini,
    dei perimetri ombreggiati,
    dell’essere ignorati

  15. ELENA TROUBETZKOY ha detto:

    FALLIRE CADO TERRA GRAFFIATO E INZUPPATO DI POLVERE
    DI COSMO INSAPONATO RICORDARMI ANIMALE VEGETALE
    NON DIMENTICO IL SENSO DI APPARTENENZA SENZA PAROLE
    E VERBI RASSICURARMI DALLA RIMESSA INESORABILE
    OGNI SGUARDO NELLE VISCERE DEL GLOBO MUORE
    FUORI RIALZO PER PARECCHIO ALTRO TEMPO
    E SPORCO DI VALORE PURAMENTE IMMAGINATO
    RIAVVENTURO PER VIA DI TERRARIA ANCORA IN PREDA
    ALLA FEBBRE ALTA CAMMINO NEL MOSSOGLOBO
    L’ESSEREGENOVA ED ESPERANTO
    PER RIFARE A DUE ZAMPE NIENTE ASCENSORE MUSCOLARE
    COME ULISSE CREATORE IL VIAGGIO

    ANGELO PINI GENOVA

  16. CETTINA ha detto:

    La Verità assoluta

    Sono la scimmia
    ingorda e infedele
    che si arrampica
    sull’albero della Verità.
    Scivolo lentamente a terra
    senza arrivare in cima,
    è lungo e impervio
    il cammino verso
    la Verità assoluta.

    Quante facce ha la Verità?

    Verità agognata
    sei manipolata
    distorta
    infangata
    irretita
    nascosta
    rubata
    odiata
    vieni adulata …

    Ti mostri raramente
    “Verità” assoluta
    racchiusa
    nelle mani giunte
    dell’Assoluto.

    Cettina Lascia Cirinnà

  17. CETTINA ha detto:

    Giustizia

    Immagino la “Giustizia”
    donna … tra i comuni mortali
    imperterrita regge
    in una mano, la spada
    nell’altra, la bilancia,
    passano i secoli
    eterei nell’aria
    si sovrappongono.
    Il potere
    belva feroce
    distrugge
    la Morale.
    Sabbie mobili
    sotterrano la Verità.
    … Così muore la Giustizia.

  18. Cettina Lascia Cirinnà ha detto:

    Calma apparente

    Nel giardino sottostante
    gemme silenziose
    pulsano di vita.
    Occupano a raggiera
    il mondo intero
    e convergono in un punto
    equidistante nella linea
    del destino.

    I pianerottoli si aprono
    alle voci che si rincorrono
    in vortici senza tregua.

    Come ogni anno i balconi
    attendono i gerani
    per spezzare il grigiore
    e la solitudine delle città.

    Calma apparente
    scende come nuvola,
    intanto nel caos delle rivolte
    la Storia si ripete …

    Erba, 25 febbraio 2011

  19. Cettina Lascia Cirinnà ha detto:

    Diluvio universale

    … acque folli
    strabordano inquiete
    sulla terraferma.
    Non c’è un’ora prestabilita
    all’istante travolgono la vita,
    inondano le impronte dell’uomo
    nel cuore di una civiltà illusoria.
    Cataclismi innaturali
    si abbattono imperterriti
    a macchia di leopardo
    puniscono l’arroganza
    del sapere universale.
    Inermi, soccombiamo.

    Erba, 13 marzo 2011

  20. ASSENZA
    Forse é naturale resa
    quest’assenza sull’ ombra ,
    solo in me accesa.

    L’azzurro é sfumato
    verso cieli che ignoro
    la notte é segreto
    che taglia il respiro

    Ovunque un cielo,
    un’ immagine.

    Attendo lune chiare
    fra i rami secchi
    mentre tu voli
    su altro mare.

    Svegliarsi e sentire
    la vita che pulsa
    nel grembo profondo
    per nascere ancora

  21. dolce la pioggia

    07
    MAR

    Dolce verrà la pioggia
    a lavare il terriccio
    del mio vagare,
    per sogni, per arenili, per onde
    ,
    Calando nello stagno dorato
    del sogno e del tramonto
    che vuol bruciare,
    nel sole oscurato.

    Dammi ancora le tue stelle
    da stringere forte

  22. paolalovisolo ha detto:

    grazie @ tutti per avere lasciato le Vostre parole da leggere.
    che è leggerVi.
    ciao.
    (da redazione)

  23. Frida ha detto:

    n. 5

    Quando ho visto l’Arcimboldo
    pensavo fosse farsa, ma poi

    piccole definizioni d’oggetto
    in una vicina misura
    mi hanno sciolto il corsetto.

  24. Selika magatti ha detto:

    vorrei scrive anch’io la versione che ricordi di “Tutti mi chiano Mario” e anche un’altra che non ho più sentito. E’ possibike?

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