Venerdì 3 aprile, allo Spazio Sirin di Milano, si è svolta la presentazione del nuovo libro di poesie di Laura Ottaviani, A le mie terre , LietoColle, 2008. Alla lettura è seguito il commento critico di Bianca Garavelli, che si può leggere qui di seguito.
Poesia e conoscenza
Questa di A le mie terre è poesia che porta il senso della sacralità del mondo. Allo stesso tempo, è poesia che parla di se stessa in quanto rito sacro, colloquio con antiche potenze, con energie immortali che scorrono attraverso la Terra. Quello a cui assistiamo qui, leggendo questo libro, è un percorso nato da un´ispirazione molto attesa, molto ascoltata, direi pazientemente attesa e ascoltata. Un´attività passiva quella del poeta, con un´apparente, ma solo apparente contraddizione. Ma anche attiva, nella rielaborazione del messaggio che riceve dal profondo di sé. Laura Ottaviani mostra questo equilibrio tra un fare artistico e un lasciarsi attraversare dall´ispirazione anche attraverso il modo in cui posiziona i versi, proprio al centro della pagina. La sua ricerca di un centro si manifesta così, e col cercare un ritmo che batta all´unisono coi «tamburi della Terra», e relazioni fra le parole che ne lascino affiorare l´energia e il senso. Continua a leggere