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- ‘Non camminare scalzo’ – Edilet Edilazio Letteraria, 2011
Non camminare scalzo è l’incontro con la sofferenza propria e dell’altro. Lo sguardo è centralizzato sullo spazio interno del proprio vissuto e la dimensione parola poetica permette di esprimere il senso di alcuni momenti della vita come esigenza di mettere a fuoco meccanismi interlocutori, seppur intimistici, per portare a nuove vie di unione concrete e sociali. L’altro diventa l’allarme di una comunicazione difficile con se stessi o che non avviene più … (dall’introduzione dell’autrice)
La memoria si fida di me ed io stringo i limiti, ritrovo
l’imbroglio, sento il tradimento.
Si arresta il dormiveglia, l’anima
superba beve birra e ammutolisce.
Nessuno chiede verso dove, verso quando,
verso chi lasciare cadere
queste mele marce. Il vento. Il vento asciuga
il sangue dal naso. Cosa ti porto? Continua a leggere
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