Annalisa Piccolo una giovane poetessa (ha 23 anni) che studia lettere presso la facoltà di Bologna. Ha già avuto qualche esperienza di pubblicazione. Le due poesie che qui pubblichiamo raccontano di argilla, materiale che si può plasmare a proprio piacimento, che potrà farsi altro, che potrà essere, parlano di pietra che si dovrà scolpire, che prenderà forma. Un percorso che va dall’informe alla forma, dall’indefinito alla costruzione, di un amore, di una personalità, di una storia, di una vita.
due poesie
Nell’angolo stropicciato di un ricordo
riconosco l’istante in cui t’incontrai.
Ne prendo un sintagma tra le mani, di quella breve
conversazione.
Ha la consistenza fresca dell’argilla, lo modifico in
continuazione, dandogli la forma che preferisco, lo faccio
rimbalzare nelle pareti, lo tengo nella tasca della giacca,
sotto il cuscino si appiattisce poco, rotola nelle gambe
bianche, si schiaccia sotto i piedi, si incastra tra le gengive e
sotto i denti.
Mordo un frammento di te, avvelenandomi le
ossa, ancora.
Lo ripongo con ordine nel trascorso di ieri. Lì, dove altri
pezzi si abbracciano, dove torna a plasmarsi nel tuo corpo. Continua a leggere