Chi è China? Il nome della protagonista, o di un continente lontano? Un segno della caduta, o dell’essere piegati: e tutti questi sensi destinati a diventare inchiostro, scrittura. Un romanzo breve, in versi, suonato come il fiato lo richiede, pronto alla fuga delle immagini e dei personaggi, pronto a intercettare quel volto, i suoi dialoghi, scavando indietro anche nella giovinezza di lei, narrata. Quel che è certo è che la protagonista e China sono diventate una cosa sola (come agli inizi), ma ora sono in due. Lei sa che ha amato China e China ha amato lei. Anche se con linguaggi diversi, infatti, “le tue parole in musica contro / la mia musica con le parole, sempre”: vi si narra la storia di un mistero. Le protagoniste si immortalano in un gioco di sguardi, come ne “Las meninhas”, quasi a strappare le regioni del silenzio a quelle dell’amore. China è mille personaggi, non solo la madre, ma una donna che parla, “… per intonare una sua antica voce”, dopo che “all’inferno / era la storia per sempre risaputa, / di ragazze e gambe agili della pianura / pezzo della sua strada al paradiso”.
China
breve storia di Gina, fra città e pianura
ISBN 9788889416549
Gigante per sensibilità e sincerità nonchè per abilità tecnica di versificazione Maria Pia Quintavalla ha pubblicato nel 2010 China, Edizioni Effigie, poemetto autobiografico e/o memoriale familiare composto da un prologo e sei sezioni:
I parenti, il perdono; Il decalogo di una bambina; Interni, totem; Milano, poi; Parlavi per intonare una tua antica voce; A sud, speranza. Continua a leggere