E’ strano appoggiare i sandali e la borsa in ordine sul parapetto di un canale di Venezia, quando ti stai per suicidare. Non esattamente un suicidio: è scendere camminando per la scalinata di marmo antica, immergersi nell’acqua dei canali fino a che poi sopra e sotto non ci sia altro che acqua, e niente, niente più aria. Tornare all’acqua e diventare sirena, medusa, pesce veloce del mare, guizzare via senza aria e senza vita. Continua a leggere