Danilo Mandolini, A ritroso, Edizioni L’obliquo
Non molto tempo fa mi è stata proposta la raccolta antologica delle poesie che ho dato alle stampe; ho risposto con un diniego perché sarebbe stato come tagliarmi le ali, mummificare il detto e tacitare quel che resta da dire; a pensarci senza un ego ingombrante che cosa mai mi resterà da dire? Forse solo il dettato muta, non la vocazione, nemmeno la visione.
Leggendo questa corposa auto antologia di Mandolini si prende coscienza della perdita di duttilità che ci regala il farci adulti; gli occhi sanno dove posarsi, le parole dove collocarsi, il ritmo come nascere. Continua a leggere
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.