“L’altalena del respiro”, di Herta Műller, I Narratori, Feltrinelli
“L’altalena del respiro”, di Herta Műller, ha la forza di un macigno.
Non è facile da leggere e alle prime battute, ancora nelle pagine successive, ti viene voglia di lasciar perdere. Perché le frasi appaiono ripetitive, così gli elementi del racconto.
Poi, lentamente, ti accorgi che ad ogni “ripetizione” si aggiunge qualche cosa che prima mancava e le immagini diventano più nitide, più coinvolgenti finché non riesci più ad abbandonare il filo di quel racconto.
E quando ci sei dentro non puoi fare a meno di sentire la fame, la vera, grande, insopportabile presenza che incombe su tutto il romanzo, in compagnia del male umano, delle sofferenze subite o inflitte, delle speranze e dei sogni calpestati in una realtà fatta di pesi insopportabili, di maltrattamenti fisici e psicologici, di un’ umanità fantasma con una sua vita strisciante nell’orrore. Continua a leggere
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