Janet Frame era una ragazza timida e introversa che da adulta si trasformò in donna solitaria e insicura, dalla acuta sensibilità. Passò nove anni in manicomio per una diagnosi sbagliata di schizofrenia dove subì duecento elettroshock. Si salvò dalla lobotomia grazie a un premio letterario vinto per sua prima raccolta di racconti. «I miei anni tra i venti e i trenta, — dichiarò in un’intervista, — sono scappati via senza lasciare tracce, come se io non esistessi».