Il mondo di Vera Lucia de Oliveira, poetessa bilingue, nota e apprezzata sia in Italia che in Brasile, suo paese di origine , ha la consapevolezza di un dolore dell’anima che è situato nel corpo e di un dolore del corpo che ferisce l’anima.
E’ una coscienza del dolore presente in ogni tempo e in ogni spazio , dalle creature che pur vivono in condizioni diverse.
E’ il dolore di una separazione, di un’assenza, di un vagabondare stanco e ferita , senza quiete, senza approdi. La vita ci lascia ai margini delle risposte, sia che si avanzi o si retroceda a un primordi amniotico , ci resta il corpo la materia, bagaglio che non ha consapevolezze e non ne cerca. La poetessa allora ordisce la materia, ne trae un composito arazzo, che si fissa non più come interrogativo senza risposta ma come essenza creaturale; un distillato della vita che è così , che , in quanto tale , ci deve bastare anche se il pungolo dell’irresoluto la scarnifica . Continua a leggere
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