Ricorre quest’anno il venticinquesimo anniversario della morte di Elsa Morante, una scrittrice che ebbe in vita un notevole successo letterario, ma la cui figura viene poco ricordata. Eppure fu una delle narratrici più interessanti del secondo Novecento, autrice, oltre che di poesie e di scritti giornalistici, di romanzi che conseguirono i più importanti premi letterari, da Menzogna e Sortilegio, a cui fu assegnato il Premio Viareggio, a L’isola di Arturo, risultato vincitore del Premio Strega. Scrittrice dalla corposa produzione e donna dalle sofferte problematiche esistenziali, Elsa Morante visse una giovinezza travagliata, una maturità ricca di esperienze positive e di affermazione presso l’establishment culturale italiano ed una vecchiaia tormentata dalla malattia e dalla quasi indigenza, tanto da riuscire, per interessamento di Alberto Moravia, ad ottenere l’assegno Bacchelli. Nata a Roma nel 1912 dalla relazione di una maestra ebrea, Irma Poggibonsi, e di un impiegato delle Poste, Francesco Lo Monaco, viene riconosciuta da Augusto Morante, sorvegliante in un istituto di correzione giovanile, in casa del quale cresce. Concluso il liceo, lascia la famiglia e si stabilisce per conto proprio, mantenendosi con lezioni private e redazioni di tesi di laurea.
ELSA MORANTE E “LA STORIA”
23 giovedì Dic 2010
Posted Elsa Morante
in
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.