Note sulla poesia di Enzo Ferrari (con testi inediti del poeta)
Il nostro movimento frenetico di attraversamento dei giorni porta con sé, quale inevitabile corollario di dispersione e dimenticanza, l’impossibilità da parte della memoria di registrare e conservare tracce durature dei territori che la nostra pupilla attraversa. Eppure, ciò che a nostra stessa insaputa essa registra nelle dimore profonde dello sguardo, non si cancella, permane come una sospensione indefinibile e interminata pronta a farsi materia di canto, vuoto nel quale la bellezza si accende in sembianti di realtà quotidiane, visibili, familiari: una sostanza che rimembra, in un uno con le immagini che è capace di plasmare in nuove forme, la radice inviolata dei volti e il loro destino, Continua a leggere