Bestemmia sotto i salici
Io ti scuso tu morirai
Della quiete che mi allaccia
Non ne voglio al tuo mistero
E come credere al mio rimorso
La violenza del giorno mi è cara
Più della pietra che ti addormenta
(1926) Continua a leggere
29 domenica Nov 2009
Posted Daidō Moriyama, René Char
inBestemmia sotto i salici
Io ti scuso tu morirai
Della quiete che mi allaccia
Non ne voglio al tuo mistero
E come credere al mio rimorso
La violenza del giorno mi è cara
Più della pietra che ti addormenta
(1926) Continua a leggere
14 mercoledì Ott 2009
Posted René Char
inTag
Albert Camus, Alberto Giacometti, Antonin Artaud, Arthur Rimbaud, Martin Heidegger, Pensiero, René Char
Da ALLEATI SOSTANZIALI
Alberto Giacometti
Biancheria stesa, biancheria intima e biancheria da casa, trattenuta da mollette, pendeva a una corda. Il suo noncurante proprietario le lasciava volentieri passare la notte fuori. Una fine rugiada bianca era stesa sulle pietre e sulle erbe. Malgrado la promessa di caldo la campagna non osava ancora cinguettare. La bellezza del mattino, tra le colture deserte, era totale, perché i contadini non avevano aperto la loro porta con la serratura larga e la grossa chiave, per svegliare secchio e attrezzi. Gli animali da cortile reclamavano. Una coppia di Giacometti, abbandonando il vicino sentiero, apparve sull’aia. Nudi o no. Affilati e trasparenti, come le vetrate delle chiese bruciate, graziosi, come rovine che hanno sofferto molto perdendo il loro peso e il loro sangue antichi. Eppure alteri di decisione, alla maniera di coloro che si sono arruolati senza tenere sotto la luce irriducibile dei sottoboschi e dei disastri. Questi appassionati di oleandri si fermarono davanti all’arbusto del fattore e annusarono a lungo il suo profumo. La biancheria sulla corda si spaventò. Continua a leggere
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