E’ l’estate del 1868. Al Louvre è uno dei due giorni alla settimana in cui è permesso agli artisti di copiare le grandi opere esposte. Le signorine Edma e Berthe Morisot sono alle prese con la riproduzione di un dipinto di Rubens, mentre la madre, che le accompagna, legge. Da dieci anni Edma e Berthe si recano al museo per esercitarsi copiando le opere dei grandi artisti, precisamente da quando il loro maestro Joseph Guichard, ritenendole provviste di vero talento, le aveva affidate a Camille Corot perché progredissero negli studi pittorici. Essendo precluso alle donne l’ingresso all’Accademia di Belle Arti, alle due sorelle non resta che l’assidua frequentazione del Museo per ammaestrarsi nell’arte pittorica. Dieci anni di Louvre le hanno portate a conoscere artisti ed intellettuali, alcuni dei quali frequentano regolarmente il loro salotto. Fra questi vi è il pittore Henri Fantin-Latour. Ed è proprio lui che quel giorno del 1868 presenta alle Morisot Edouard Manet. Il pittore mostra ammirazione per le due giovani, ma resta colpito da Berthe: magra, pallida, capelli scuri e magnifiche mani, dalla giovane emana un fascino che lo turba. Ben presto le chiede di posare per un suo quadro.
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