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Cristina Trivulzio Belgioioso, Maria Gisella Catuogno, Risorgimento, romanzo storico biografico psicologico
Milano, agosto 1808
In piazza Sant’Alessandro, prospiciente la chiesa omonima, il caldo si faceva già sentire, malgrado l’ora mattiniera. Il sole lambiva il lastricato, ripulito per l’occasione da ogni più piccolo ingombro, comprese le foglie approdatevi dalle vie circostanti, ma le vetrate della maestosa facciata ancora tacevano, in mancanza di luce, lo sfolgorio dei loro colori.
Gerolamo e Vittoria Trivulzio non avevano molta strada da percorrere per portare a battezzare la loro primogenita: bastava attraversare la piazza perché il loro palazzo si trovava proprio di fronte. E così fecero, comunque in carrozza, e riparando la loro piccola, annegata in un vestito bianco tutto pizzi e ricami, con una cuffietta appena appoggiata sui fitti capelli neri. Sul sagrato, il capannello di amici e parenti in attesa li circondò affettuosamente, ansioso di sbirciare le fattezze della nobilissima bambina.
“Ma siete sicuri di voler dare tutti questi nomi?” chiese il sacerdote perplesso e già sudato nei suoi paramenti sacri, dopo aver letto sulla carta intestata della marchesa l’elenco che gli era stato recapitato.
“Ma certo, non si chiede nemmeno…” rispose per lei il marito, irritato da quella domanda inopportuna. Continua a leggere
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