onna di mare non era mai stata. Né d’acqua o di fiume.
Piuttosto donna di terra, di una Catania ben ancorata alla riva, dalla quale scorgeva le onde con una certa indifferenza. Eppure adesso si trovava – metro più metro meno- almeno sei spanne sotto costa.
Cosa poi ci facesse lei, Angelina Basilicò – anni 25, seni abbondanti, occhiali inforcati sul naso – in quel barcone sperso a mezzo mare, era storia lunga. Nessuno le avrebbe creduto. E lei stessa, se le avessero raccontato la verità, avrebbe forse riso coi suoi bei denti bianchi, innevati come il pennacchio dell’Etna
Fatto sta. Così era cominciata. Sedetevi comodi che ve lo racconto.
[…]
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Simona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970, ha seguito studi classici e si è laureata in giurisprudenza. Durante il periodo universitario ha collaborato assiduamente con giornali del catanese e del siracusano di critica letteraria. E’ giudice del tribunale di Siracusa da 12 anni. Attualmente dirige la sezione distaccata di Avola. Nel 2006 il suo racconto “I semi delle fave” ha vinto il premio “Carpinteri” edito dal convegno “scrivere donna” ed è stato pubblicato da Romeo editore nella collana SCRIPTA MANENT. Collabora con riviste e magazine e tiene una rubrica a metà tra letteratura e diritto sul blog di Massimo Maugeri “Letteratitudine” del gruppo Kataweb L’Espresso. Riunisce regolarmente in casa un salotto letterario che raggruppa scrittori e artisti.Raggruppa “circoli di lettura”. Il suo primo romanzo “Tu non dici parole” (Perrone editore, nov. 2008) ha di recente conseguito il Premio Vittorini opera prima.
(immagine del capolettera da Wikipedia)
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