Ed. Il Filo
pagg. 83 € 13,00
recensione e intervista
di Salvo Zappulla
Maria rivive gli echi di un passato che riaffiora lentamente e punge l’anima come spilli dolorosi conficcati nella carne. Maria è una persona che ha vissuto intensamente la propria esistenza, ha sofferto, gioito, ha sempre inseguito una felicità che inesorabilmente le sfuggiva. La felicità è una serie di attimi inafferrabili, non si possono stringere dentro il pugno; si nasce e si muore, si piange e si risorge. Silvia Leonardi racconta le emozioni, la vita, l’ignoto; le ansie, le paure, le speranze e lo fa con una sensibilità tutta femminile. Per concludere infine che gioie e dolori sono il rovescio della stessa medaglia. Il dolore è purificatore, l’infelicità propedeutica alla felicità. Maria rivede gli eventi che hanno segnato il suo cammino come spezzoni di un film, i fantasmi che emergono dal passato e tutto avviene in poche ore, in un racconto rivolto ad una sconosciuta, alla fermata di un autobus qualunque in un giorno qualunque. Sullo sfondo una città che non riconosce e gli echi lontani di una Sicilia da accarezzare con la nostalgia. Continua a leggere
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