Ho pensato Oximoron per un amore condotto seguendo uno dei principi più importanti del surrealismo: la libera associazione dove ogni suggestione, anche sensoriale, apre la porta ad altro apparentemente lontano da un fulcro comune ma in realtà riconducibile all’unico perno possibile. Il perno è la mente co/decostruttiva dell’artista.
Ma la commistione evidente è quella con una matrice lirica, di pura bellezza nei rimandi. Una bellezza che, sovente, la logica perseguita nell’ostinazione di un racconto massificato (e tendente a sconfiggere la paura del caos con l’ordine cercato a discapito di tutto, bellezza inclusa) taglia, opprime, cancella o, tragicamente, schematizza.
Oximoron per un amore – Gian Paolo Guerini
02 martedì Giu 2009
Posted Gian Paolo Guerini, Maeba Sciutti
in
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.