Nicola Lecca è una delle penne contemporanee più interessanti e più premiate. Talento oggettivo: a volte impetuoso, altre più sottile, è stato scoperto prima da Marsilio con la raccolta di racconti“Concerti senza orchestra” (finalista al Premio Strega 1999) e ha poi partorito un libro ogni due anni circa. Lecca è riuscito sempre a mantenere uno standard di qualità superiore, e ha ottenuto una meritata filastrocca di riconoscimenti letterari. Sono talmente tanti i premi giustamente assegnati ai suoi lavori, da pensare che il mondo dei premi letterari italiani non sia poi così compromesso come raccontava l’indimenticato Bruno May di tondelliana memoria. Volume dopo volume, Nicola Lecca si conferma come autore che ha da dire qualcosa e che lo sa dire bene. Anche in questo “La piramide del caffè” (Mondadori 2013, Euro 17), che non è, a mio avviso, il suo miglior romanzo, si apprezza un solido talento narrativo. Continua a leggere
“La piramide del caffè”, una recensione
30 domenica Giu 2013
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