______________________________
Silvia Rosa, Di sole voci
Prefazione di Alessandra Pigliaru, Nota di Enzo Campi
Immagini fotografiche di Giusy Calia
Faloppio (CO), LietoColle Libri, 2010
______________________________
Prefazione
Poesia è, sì, lotta con la carne, relazione intima con essa
che dal peccato – “la follia del corpo” – conduce alla carità.
Carità, amore per la carne propria e altrui.
(Maria Zambrano)
È il martirio della lucidità ciò di cui si nutre il poeta, secondo Maria Zambrano. Quella contraddizione che non si vuole annientare bensì rendere visibile, come una cicatrice portata da un eterno innamorato. C’è una bellezza tutta da soffrire, nel giorno ghermito dall’ombra, in quel fare puntellato che si aggrappa all’esistere. C’è una bellezza dotata di senso, poi, ché a cercarla sembra difendersi dalla tempesta del mondo. Un modo speciale di r-esistere lo ha trovato Silvia Rosa nel suo esordio poetico che riferisce del tentativo inesauribile di rimanere appigliata a terrestri radici di senso / incerta nostalgia di un Altrove, Continua a leggere