“E’ possibile assumere la scrittura come forma di terapia?In altre parole: è possibile vincere – o per lo meno combattere- una logorante condizione depressiva affidandosi, più che alle cure mediche e ai relativi farmaci, a quella sorta di autoanalisi ch’è il ricorso alla scrittura, il soccorso della scrittura, con la speranza di guarire? …La protagonista de “Il Matto dei tarocchi” tenta per proprio conto l’esperimento…in un momento letterario, soi-disant letterario, come quello che stiamo attraversando, in cui in un libro, in particolare in quelli dei giovani esordienti, la scrittura più è sbracata e più trova accoglimento, più ricorre al gergo e più passa moderna, e più si fa grossolana, volgare e triviale, più riscuote il consenso di una certa critica che fa opinione, Luciana Ruffa non rinunzia, ma per scelta, prima che per polemica, e forse per obbedienza e fedeltà alla sua eleganza interiore prima che per opposizione all’andazzo corrente, alla ricerca del mot juste…
Il Matto dei tarocchi – Luciana Ruffa
12 lunedì Apr 2010
Posted Luciana Ruffa
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