“La scelta dell’inquadratura è un lavoro profondo
sul sistema di rappresentazione, sulla scoperta di
una realtà che è presente all’interno della realtà.”
(Luigi Ghirri, Lezioni di fotografia, Quodlibet)
INIZIO GALLERIA
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“La sua opera è unica nella totalità degli scatti“, scrive Gian Ruggero Manzoni rispondendo alla mia richiesta dei titoli delle foto. Quindi nessun titolo. Così è l’ opera di Luigi Ghirri: un corpo unico, puro e senza nome dove ad essere /avere titolo sono la luce, della quale Ghirri preferiva attendere le variazioni più delicate all’ alba e al tramonto per ispirarsi: oquando essa tenue esce dal buio o prima di imescolarsi al buio. Quella disposizione cromatica imprestata al garbo e alla sensibilità del fotografo raffina e impreziosisce la tensione dell’ effetto dissolvenza in certi paesaggi fotografati da Ghirri; lo sguardo, che osa attraverso gli oggetti comprendendoli senza mai soffocarli e fino ad esaltarne all’ atto dello scatto, la nitidezza disarmante. Continua a leggere
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