Caterina Davinio, Il libro dell’oppio, Puntoacapo 1985
La Davinio , esperta d’arte e di comunicazione, deve averlo visto molto da vicino il mondo dei tossici: ne scrive con sicurezza di immagini, di sensazioni, di ragioni , di motivazioni, di liturgie, che farebbero sospettare l’autobiografia. Personalmente vedo una persona curiosa, attenta, pietosa, che sorregge e non addita, non chiede , entra in empatia. Abita l’altro come fosse sua particella senziente e sofferente. una settimana posseduta /senza sonno /e una lunga scala di gradini / nella mente brillante / infuriata /ruote / e ingranaggi in funzione / Continua a leggere
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