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Federica Galetto, federica nightingale, La bellezza, La bellezza nelle parole, Pensiero, Poesia, poesie
“I want to feel both the beauty and the pain of the age we are living in. I want to survive my life without becoming numb. I want to speak and comprehend words of wounding without having these words become the landscape where I dwell. I want to possess a light touch that can elevate darkness to the realm of stars.”
“Voglio sentire sia la Bellezza che il Dolore dell’età in cui viviamo. Voglio sopravvivere alla mia vita senza diventare insensibile. Voglio parlare e comprendere parole di ferite senza che esse diventino il paesaggio in cui abito. Voglio possedere un tocco di luce che possa elevare l’oscurità al regno delle stelle.”
Terry Tempest Williams (trad. Federica Galetto)
In un tempo che mi appartiene forse più di ogni altro in questa fase dell’esistenza, ho sentito scuotersi dentro me il fruscio del risveglio e dell’abbandono. In un tempo che mi appartiene eppure mi è così distante, ho voluto cercare di afferrare con forza ogni più piccola vibrazione e farla diventare parte di me. Il filo conduttore di questi mesi invernali bui e lunghi è stata la Bellezza, che come spesso mi accade rastrella la mia vita senza curarsi se ancora vi sia spazio dentro me per accoglierla, ma anche il dolore, la bruttura atroce di certe crudeltà, la malevolenza dell’umanità, la guerra, i morti, le speranze volate via. Ogni frammento ha finito per costituire una strana forma di Bellezza. Una Bellezza cieca e sorda. Ho ascoltato senza sentire, ho guardato senza vedere, ho scritto senza posare le dita sulla tastiera, ho dipinto senza colori, ho amato senza amore, ho vissuto senza respiro. In ogni momento in cui cercavo la via per emergere non trovavo altro che silenzio, o meglio un ostacolo invisibile che mi impediva di esternare un’emozione, una parola, una linea sulla tela. Ma sentivo, vedevo, scrivevo, dipingevo tutto. E Continua a leggere
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