Solo quando la città evapora di luglio, solo allora t’accorgi come ti si affianca e resiste al tuo passo fermo che tende a cancellare le ombre. Come un cucciolo sperduto, con il muso umido che ti spintona leggermente le gambe, l’occhio avvinto del destino di tutti.
Solo allora puoi scendere nel mondo buio vicino terra, prenderti questa pena, guardare il suo piccolo nasoinsù palpitante simile a un cuoricino di carta lucida che ha smarrito il proprio indirizzo.
Qualcun altro riceverà questi auguri muti, di nessun tempo, dopo aver atteso a una finestra, sospirerà nel sospiro teso dell’estate che matura.
La realtà ce la fa benissimo ad abbandonarti, quando chiedi, lei risponde, seziona storie che non avresti immaginato, per farti credere ogni altro bene irraggiungibile.
Bastardo di mezza estate di Alessandro Gabriele
27 mercoledì Mag 2009
Posted Gabriele Alessandro
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