È il primo romanzo dell’autrice che, si legge nella quarta di copertina, “è nata al Centro Italia nella seconda metà del Novecento. Nel corso della sua vita ha avuto modo di conoscere anche una realtà siciliana. Attualmente svolge l’attività di insegnante.”
Ada porta i suoi quattro figli a vedere la casa dove ha abitato da bambina, in Toscana. È una vecchia casa abbandonata che nasconde tanti ricordi. Vorrebbe parlarne coi figli, ma non è sicura che possano comprendere, ed ecco che, alcuni anni dopo, un acquirente della casa rinviene alcune foto. Non se la sente di distruggerle e si mette in cerca dei proprietari, finché non riesce a trovarli e a far loro recapitare le foto salvate.
Grazie ad esse, Ada può raccontare ora ai figli il suo passato, che è un po’ anche il loro: “Di sicuro non saprò dirvi dove andrete ragazzi miei, ma solo in parte da dove venite…”
Lo scopo del libro è, dunque, dichiarato, recuperare il passato, sempre prezioso, alla memoria dei figli, affinché non muoia. Il passato come conoscenza di sé, non solo per chi lo ha direttamente vissuto, ma anche per le generazioni future.
Si comincia con l’anno 1860 e ci si alternerà tra Sicilia e Toscana. L’autrice, nel raccontare le vite dei suoi personaggi, li ritrae come ignari del proprio destino, e ciò lascia intendere il suo desiderio di sottolinearci come casualmente si intreccino le vite, e come la nascita di un essere umano dipenda da un incontro tra un uomo e una donna che avrebbe potuto anche non esserci, e come Ada, dunque, sia figlia di quella imponderabilità che governa il mondo. Continua a leggere
Tosca Pagliari: “Le foto salvate”, pagg.316, A & B Editrice, 2008
01 martedì Set 2009
Posted Di Monaco Bartolomeo, Narrativa, Tosca Pagliari
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