Un paio di settimane fa nell’attesa che atterrasse un aereo ho comprato un libro, Mara e Dann di Doris Lessing – Fanucci editore, 2005. Un bel librone di più di 500 pagine che mi è costato poco, appena sette euro e novanta, e che ho finito di leggere in soli tre giorni. Le prime cento e più pagine sono quasi prive di dialoghi, i personaggi presenti: i due/tre protagonisti e le figure di contorno, il cattivo di turno, il popolo delle grotte. Molte sono le descrizioni di desolati paesaggi, di pozze d’acqua secche, di fango rappreso, di case con i tetti in paglia, di scorpioni giganti, di pochissime radici gialle trovate sottoterra, di ossa d’animali morti migliaia di anni prima e portati alla luce da improvvise piene di fango, che come improvvisamente arrivano improvvisamente spariscono, di resti di antiche civiltà scomparse di cui si è perso il ricordo. E pur tuttavia il romanzo non stanca e le pagine te le leggi e ti scorrono davanti agevolmente e piacevolmente. Nelle pagine successive il romanzo continua fra descrizioni di avventure e di vicissitudini, fra sventure e avversità, fra colpi di fortuna e coincidenze sfavorevoli, fra una miriade di personaggi, tantissime persone vaganti o stanziali, buone o cattive, ricche o povere, di tutte le razze e di tutti i colori, uomini mostri, uomini fantocci, uomini rimasti uomini. Continua a leggere →
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