In questo libro c’è tutto, anche quel che non c’è. Eugenio Baroncelli ha avuto un’idea borgesiana: condensare in poche righe emblematiche biografie di illustri personaggi o di persone qualunque, vivi o defunti: re, attrici, ambasciatori, esploratori, condottieri, vicini di casa, vittime e assassini d’ogni epoca, fin anche se stesso; le ha raggruppate in sezioni dai titoli spesso sorprendenti – come Il cielo, Diavoli e maghi, Messicani, Freaks – le ha infarcite di exerghi e citazioni, le ha condite con calibrate dosi d’ironia e malinconia, e se ne è ritrovato in fila ben duecentosessantasette. “Collezionismo intellettuale”, azzarda il risvolto di copertina, cogliendone certamente la fonte e una possibile spiegazione. Personalmente credo che questo godibilissimo libro sia figlio del nostro tempo come pochi altri, poiché, con raffinata leggerezza, salva per noi dall’oblio quell’affollato pantheon che ci portiamo dentro, e lo fa senza timore dei nomi, dello spazio e del tempo.
[Antonio Fiori]
Eugenio Baroncelli, Libro di candele, 267 vite in due o tre pose
Sellerio, 2008
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