Poesia e monnezza –
Quaderno di viadellebelledonne
poeti presenti
Antonella Pizzo
Fernanda Ferraresso
Antonio Milanese
Liliana Zinetti
Paola Renzetti
Margherita Rimi
Silvia Molesini
Sebastiano Adernò
Villa Dominica Balbinot
Joselinda Grilli
Raffaella Marolda
Rose
Doriana Goracci
Federica Palomba
Sandra Palombo
commenti di Giovanni Nuscis, Lucetta Frisa, Doriana Goracci, Rina Accardo, Mirko Servetti, Paola Renzetti, Liliana Zinetti, Vittoria, Margherita Rimi, Sandra Palombo, Fernanda Ferraresso, Marina Raccanelli, Silvia Molesini, Annamaria Ferramosca, Donatella Righi, Antonio Pibiri, Joselinda Grilli, Erminia Daeder, Francesco De Girolamo, Maria Gisella Catuogno, Eleonora Bellini, Margherita Gadenz
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Quando apparve su Liberazione un articolo di Balestrini relativo alla poesia e ai poeti di internet la polemica fu tanta, il 16 agosto del 2006 fu pubblicata questa bustina, sono passati quasi due anni e ancora se ne discute, fuffa, spazzatura, rifiuti urbani, monnezza, riciclo, eco, ecologia, coltivazione biologica, compost. Ne discutiamo anche noi di poesia e mondezza, anzi ci scriviamo versi, chi ha voglia può mandare alla mail della redazione, se non è monnezza pubblichiamo, se lo è la buttiamo nella compostiera, ne faremo concime per le prossime.
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EzraWilde ha detto:
VIVERE
Tacito,
il frenare incessante
della straziante verità.
Taci
se sai,
se sai
sei di noi
india i colori nella spazzatura
e no nei fiori.
ESSERE
catena o libertà?
si è certi della sicurezza
che ci avvale, della purezza
della nostra infelicità,
forse ignari.
Felici:
blasfemi immorali,
o
brava gente benpensante, sana:
Normale.
Ignari,
meglio con le vostre catene
che liberi.
capodiluce ha detto:
Salvo l’indicare i colori della spazzatura perchè ne hanno di bellisimi, per il resto, scrollati della presenza degli altri che ti condizionano, hai un’intuizione pura, ma non lo sei ancora. non c’è niente di straziante se non ti strazi.
EzraWilde ha detto:
capodiluce a parte ringraziarla dei complimenti che tra l’altro me ne fotto..poichè farebbero parte di me e io me ne fotto di me stesso..mi sa che lei nn ha colto il fulcro di qll poesia..la spazzatura è parolachiave attornocui gira il sensenso e il gioco(banbino) della poesia..la spazzatura a primo impatto è considerata nell’ordine e nell’accezione puramente sociale e comune, e questo a sottolineare la deficenza(poichè mancadi senso artistico) del lettore..ma per chi invece è capace aleggerecon gliocchi chiusi qll parola assume i colori, i suoni, le forme,gli odori anche più vivi..e qst viene enfatizzato dalla parola fiori che subito dopo segue..perdonate la mia eccessiva chiarezza.
EzraWilde ha detto:
poi riguardo lo strazio e lo straziante..sono significanti che rendono fascino e guai se fossero soprattutto nel mio intento significati..non scriverei se non strazziassi me stesso.
enrico dignani ha detto:
I rifiuti
Le soffitte degli umani
in tutto il Pianeta
sono piene
di un’infinità di robe belle
e riposti vissuti.
La raccolta differenziata
s’occuperà con garbo
del loro eterno ritorno.
Belli,
c’erano una volta,
grandi bidoni unici,
belli, comodi e
quasi mai puzzolenti.
Lampo giallo bianco.
Spariti.
Futuro complicato.