Cristina Tirinzoni è nata a Sondrio, vive e lavora a Milano. Giornalista, studiosa di psicologia, appassionata di astrologia umanistica, da qualche tempo dipinge acquerelli. Scrive per Psychologies.
Scrive Raul Montanari, “i racconti e le poesie contenute in “Sia pure il tempo di un istante” sono fotogrammi che colgono l’immediato “dopo” o il “prima” di una situazione personale o relazionale che è entrata in crisi. La sconfitta, lo scacco, l’inquietudine donano a questi quadri una tensione insolita. L’autrice dipinge paesaggi naturali e umani senza mai indulgere all’idillio. A volte è nostalgia per quello che avrebbe potuto essere e ormai non sarà mai più, a volte una contemplazione partecipe a un dolore che nasce personale e subito si allarga, dolcemente e intensamente, e diviene dolore di tutti…”
Sia pure il tempo di un istante di Cristina Tirinzoni, NeosEdizioni
L’autrice mi fa sapere che dipinge acquerelli, me ne manda uno a corredo della poesia Fil di fumo che rappresenta un indiano che mi è molto piaciuto e che mi avrebbe fatto piacere pubblicare qui; purtroppo non riesco a copiincollarlo in quanto l’immagine è inserita nel pdf. Le poesie qui presentate sono però anch’esse degli acquerelli di parole, l’autrice descrive con tratti leggeri e puliti, senza eccessivo accumulo di colore, lasciando spazi bianchi lì dove è necessario, senza dire più di quel che serve, e lo fa usando termini che potrebbero fa pensare al contrario. Nella poesia fil di fumo infatti parla del passato come accumulatore di indizi e scoperte, parla di tracce confuse e di fumo ma l’effetto è pulito, acquerellato ma non per questo meno espressivo, così come lo è nelle poesie che seguono, nonostante il dolore della separazione, dello sgomento, dell’inutilità di certe storie e di certi giorni, giorni da calpestare e da buttare nel cestino. antonella pizzo