I brani che seguono sono tratti dal romanzo Come dentro la notte (Manni, 2006) che il suo autore Francesco Macciò attribuisce a un personaggio di fantasia di nome Giacomo di Witzell.
Si tratta di un romanzo un po’ sui generis tutto incentrato su una passeggiata notturna, che si snoda in un percorso circolare nel cuore di Trieste, città di frontiera carica di storia e suggestioni letterarie, dal fascino misterioso sospeso tra passato e presente. Il protagonista incontra gli abitanti della notte, tanto amati da Umberto Saba: baristi, prostitute, tassisti, singolari figure di donne e di giocatori di scopone scientifico, i cui gesti acquistano un valore metafisico. E alle riflessioni e ai dialoghi si intrecciano i ricordi dell’amore per una ragazza slovena, ma anche la memoria dell’orrore delle foibe…E’ un libro di notevole bellezza su cui la critica si è espressa molto favorevolmente.
1. Scopone scientifico
Davanti a me un tavolo, quattro giocatori e altrettanti bicchieri colmi di vino rosso.
Tensione di sfida.
Concentrazione.
Silenzio.
Mi avvicino. Osservo le carte disposte sul tavolo. Continua a leggere
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