Diario da un bordo
Che qualcuno guastasse
la mia lacrima dura,
dura e significativa più di un acino da sparo,
che qualcuno la spaccasse
con un’ascia micidiale o con un bacio atomico,
l’ho detto, l’ho scritto, l’ho perfino arato.
L’ho detto
e per dirlo meglio ho cercato di migliorare
la capacità espressiva
della bocca,
ho studiato le sostanze del vocabolario
e l’ho detto.
L’ho detto e l’ho scritto
e per rendermi più forte e più precisa
l’ho inciso con pietra sanguigna
affinché si leggano anche nel buio
le lettere sanguigne della mia tragedia. Continua a leggere
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