SULLA CRINA
“L’incavo del derma
che si irrora di piacere
sulla crina
ti offro, amore, alla tua mano
che mi monta marea di cellule e tracima
lievitando sulle labbra un crampo
un fremere rappreso in uno squillo
-sì- ancora fino allo spigolo umido (del cuore)
e non ti guardo fisso il Cielo giuro
quando mi oscilli
in un brusio di stelle dentro
imbastendo di sussurri e di respiro
la ferita che mi segna d’Infinito al centro
e si dilata la matrice del mio Essere
in un’emorragia di Senso l e n t a
che muoio sola godendo(ti)
nei singhiozzi della lingua tua
in punta di preghiera
benedetta.”
Testo: Silvia Rosa Continua a leggere
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