
Nella sua ricerca nelle pieghe dell’anima, la quotidianità si colora di significati introspettivi, assumendo spesso un’inaspettata centralità.
I suoi versi, di grande maturità stilistica, riescono a collegare in modo ardito i temi della religiosità, della ricerca della verità e del suo contraddittorio manifestarsi, allo scorrere banale delle giornate, ai viaggi quotidiani in treni affollati, alle inutili attese, alle insofferenze del cuore, al desiderio d’altro, ai piccoli dolori. Renato Fiorito (La bella poesia)
a Fr.
Per te non cadrà una parola
dalle mie dita
disseterò il ricordo con
lo stesso silenzio di colpe
che sempre ti vidi
montare sulle mani
nutrirò la mente dell’ottimismo
cieco dei tuoi libri
arriverò a sentire la mia
anima guastata rigarmi
ogni notte il palmo delle
mani e pregherò il tuo
orgoglio di accettare questo
premio all’eterna gara di
svuotarti con le dita il
sangue mio dal cuore