Ricordo di Mario Monicelli.
“Speriamo che sia femmina”
30 martedì Nov 2010
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in30 martedì Nov 2010
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inRicordo di Mario Monicelli.
30 martedì Nov 2010
Posted Di Monaco Bartolomeo, Leonardo Bonetti
in≈ Commenti disabilitati su Leonardo Bonetti: “Racconto di primavera”, Marietti 1820, 2010
Dopo il successo ottenuto con il suo primo romanzo “Racconto d’inverno” (premio Nabokov 2009), uscito sempre per Marietti 1820, l’autore prosegue con quella che diventerà la sua tetralogia, i cui quattro capitoli saranno scanditi dal nome delle stagioni. Ecco dunque il secondo volume, “Racconto di primavera”.
La scrittura crea una serie di figurazioni che alla fine conducono al centro, al punto di attrazione: l’immagine o il sentimento dominante. È una specie di evoluzione che si gonfia per poi mettere a nudo il contenuto. Una particolarità di Bonetti.
Il protagonista è un giovane che sta scoprendo il mondo. Continua a leggere
29 lunedì Nov 2010
Posted Blumy
inChristopher Beikmann
e dimmi: quanto di questa polvere,
del vento che la scuote e la trascina via,
quanto io sono polvere,
quanto sono quel vento
che mi fa tremare, allontanarmi, Continua a leggere
28 domenica Nov 2010
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inTITOLO ORIGINALE: gli occhi non si stancheranno fino a che tutto questo non crollerà
cap. I
[…] Nominato ufficiale, Giovanni Drogo partì una mattina di settembre dalla città per raggiungere la Fortezza Bastiani, sua prima destinazione. […]
27 sabato Nov 2010
Posted Diego Valeri
inTag
***
Fiore del nulla
Quando ti schiudi, fiore
divino, assorto è il tempo
fuor di notte e di giorno,
l’aria non ha colore,
tutto è perduto intorno.
Tu solo sei, divino
fiore del nulla, amore.
(Tempo e Poesia, Mondadori)
***
Il fiume
– Mondo, mondo d’oro,
io sono il tuo piccolo re.
Quanto è bello e buono,
tutto fu fatto per me.
Pur ch’io muova un passo
fiorisce ai miei piedi il terren.
Prendo in mano un sasso
ed ecco, una gemma divien.
Mondo, dolce mondo
io sono il tuo piccolo re.
Giro, giro tondo:
tutta la gioia per me.
– Bimbo, bimbo bello
sono il tuo fratello.
Fammi entrare un poco
nel tuo caro gioco!
So la tua magia:
è la poesia.
(Il campanellino, poesie per ragazzi)
***
Diego Valeri (Wikipedia)
sito ufficiale di Diego Valeri: qui
altre note biografiche su Wikipedia: qui
un interessante profilo biografico
a cura di Chiara Manfrin con altri testi
e fotografie: qui
Carteggio Aldo Palazzeschi – Diego Valeri
1934-1972: qui
[immagine incipit articolo:
“absence to script” di p.l.]
25 giovedì Nov 2010
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in24 mercoledì Nov 2010
Posted Erasmo da Rotterdam
in( Children’s Games – Pieter Bruegel )
E, tanto per cominciare, chi non sa che la prima età dell’uomo è per tutti di gran lunga la più lieta e gradevole? ma che cosa hanno i bambini per indurci a baciarli, ad abbracciarli, a vezzeggiarli tanto, sì che persino il nemico presta loro soccorso? Che cosa, se non la grazia che viene dalla mancanza di senno, quella grazia che la provvida natura s’industria d’infondere nei neonati perché con una sorta di piacevole compenso possano addolcire le fatiche di chi li alleva e conciliarsi la simpatia di chi deve proteggerli? E l’adolescenza che segue l’infanzia, quanto piace a tutti, quale sincero trasporto suscita, quali amorevoli cure riceve, con quanta bontà tutti le tendono una mano! Continua a leggere
22 lunedì Nov 2010
Posted Maria Gisella Catuogno
inL’esilità del giunco
la tempra dell’acciaio
a rincorrere sogni
di libertà negata; Continua a leggere
21 domenica Nov 2010
Posted Carlo Manzoni
in20 sabato Nov 2010
Posted Sandra Palombo
inTag
L’uomo che volò di Stefano Mancini
Autunno
pare una trina
l’impalpabile nebbia
nata dal mare
Continua a leggere
19 venerdì Nov 2010
Posted Blumy
inTag
‘Pensare attraverso i miei occhi’; la frase di Dedalus nell’Ulisse di Joyce è la stella polare di questo libro, che traccia una originalissima mappa fatta di dettagli di opere d’arte, di attraversamenti di luoghi, di ritratti e di meditazioni sulla pittura e sugli oggetti, su quell’accumulo di immagini che la memoria costruisce nella vita di ognuno di noi. Continua a leggere
18 giovedì Nov 2010
Posted Villa Dominica Balbinot
inTu eri la sua creatura amata,
e era l’odore dei pini e dell’erba falciata,
dei fiori, e dell’acqua…
E si consumavano,
si sfolgoravano allora,
nel precipitante elemento. Continua a leggere
16 martedì Nov 2010
Posted Lucianna Argentino
inA tutti gli scrittori e lettori
l’esserci (ri)conosciuti con e nella poesia, incontrati e scontrati per la poesia, ha certamente il significato di poter e dover fare qualcosa insieme: mutare cose e parole.
A tal fine presentiamo in questa sede un progetto editoriale, sperando di trovare in tutti voi appoggio e adesione.
Lo scopo di questo progetto è sopperire all’appiattimento culturale del paese e alla messa al bando della poesia, filosofia e quant’altro in ambito culturale viene considerato pericoloso agli occhi del potere che sempre di più, oggi, ostacola qualsiasi vitalità creativa e audacia critica.
15 lunedì Nov 2010
Posted Di Monaco Bartolomeo
in≈ Commenti disabilitati su Mariapia Frigerio: “L’odore della muffa”, Camorak Sogni, 2008
L’autrice è insegnante di Lettere. Nata a Bergamo, ha studiato a Torino (teatro di alcuni di questi racconti), vive a Lucca. Questo è il suo primo libro: una raccolta di cinque racconti, arricchita da alcune tavole del pittore Romano Masoni. La conosco perché è una collaboratrice della mia rivista d’arte Parliamone. Scrive bene. Una scrittura classica e malinconica alimentata dal ricordo.
L’uomo alla finestra, del primo racconto, voltato di spalle, è un’immagine di desiderio e di aspirazione ad un tempo. Egli guarda oltre la finestra, dove si vedono il mare e degli ulivi degradanti. È un’apertura all’anima, all’infinito. Non a caso il sottotitolo “Reverie su Gustave Caillebotte” richiama un pittore dell’impressionismo. I ricordi, i momenti che gli occhi fermano nel tempo altro non sono che impressioni dell’anima.
I personaggi della Frigerio profumano di un leggiadro romanticismo. In essi vi aleggia una incontaminabile innocenza. Non vi sono lacerazioni destinate a vincere, giacché tutto si ricompone dentro un’età che non è stata mai perduta, quella della giovinezza. Continua a leggere
14 domenica Nov 2010
Posted Sara Ferraglia
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13 sabato Nov 2010
Posted Serena Maglietta Pollari
in“ Poesie Civili” di Serena Maglietta Pollari , Campanotto 2010
Nella nota iniziale di Angelo Gaccione e in quella biografia , posta alla fine del libro, viene evidenziato come l’ itinerario poetico di Serena Maglietta Pollari si caratterizzi, sin dalle prime poesie, per l’attenzione al sociale che sfocia , infine, in un netto percorso di poesia politica e civile. Il suo ultimo lavoro s’intitola, appunto, Poesie civili ed è introdotto da uno scritto di Gaccione, che non entra subito nel merito dell’opera, ma si sofferma a riflettere sul ruolo della poesia: Vorrei con questo scritto fissare, come si suol dire, alcuni paletti. Non ho nulla da eccepire se la definizione di “poesia civile” coniata per connotare “ un certo tipo” di poesia, non trovi, soprattutto oggi, particolare gradimento. Mi sta bene. Ma va subito, altrettanto rapidamente ricordato … quello che Picasso ebbe a dire del suo lavoro: “ La pittura non serve per decorare appartamenti, la pittura è un atto di guerra”. Figuriamoci la poesia. Continua a leggere
12 venerdì Nov 2010
Posted Donatella Righi, Fernando Pessoa, Maria Bethania
in
Mandado de despejo aos mandarins do mundo Ordine di sfratto a tutti i mandarini del mondo
Fora tu reles esnobe plebeu Fuori tu scadente snob plebeo
E fora tu imperialista das sucatas e fuori tu imperialista dei rottami
Charlatao da sinceridade e tu, da juba socialista, ciarlatano della sincerità
e tu qualque outro. E tu qualunque altro.
Ultimatum a todos eles e a todos que sejam come eles todos. Ultimatum a tutti loro e a tutti quelli che sono come loro. Continua a leggere
11 giovedì Nov 2010
Posted Patrizia Dughero
in≈ Commenti disabilitati su “Luci di Ljubljana” di Patrizia Dughero – Ibiskos Editrice Risolo
La lettura delle liriche di Patrizia Dughero mi racconta un approdo e un’appropriazione.
L’approdo è il ritorno, consapevole e cercato alla terra delle origini, a quella Slovenia aspra e asciutta che custodisce il grumo dei suoi cromosomi:
Mi sono svegliata davanti una terra congelata/da brina spettrale, ho deciso di partire per/la terra di nessuno, quella, un grum, dove/sono sprofondate piano le ossa di mio nonno. (in Terra di nessuno pag. 54) Continua a leggere
10 mercoledì Nov 2010
Posted Annalisa Teodorani, Narda Fattori
inAnnalisa Teodorani ha dato alle stampe la sua terza esile raccolta di poesie, esile come la sua persona fisica ma testarda a dire in una lingua minoritaria il paesaggio della sua anima. Nel naturale, conseguente sviluppo delle due opere precedenti, in questa Annalisa abbandona un sé tutto identificato con i paesaggi e le creature delle contrade santarcangiolesi, per esplorare un’ identità che, pur radicata nella sua terra, orma e matrice, le ingroppa la voce, le scurisce il verso, indurisce la scelte metaforiche, svela il suo profilo ruvido e dolente .
09 martedì Nov 2010
Posted Anne Sexton, Margherita Gadenz
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Angel of Clean Sheets
Angel of clean sheets, do you know bedbugs?
Once in a madhouse they came like specks of cinnamon
as I lay in a chloral cave of drugs,
as old as a dog, as quiet as a skeleton.
Little bits of dried blood. One hundred marks
upon the sheet. One hundred kisses in the dark.
White sheets smelling of soap and Clorox
have nothing to do with this night of soil,
nothing to do with barred windows and multiple locks
and all the webbing in the bed, the ultimate recoil.
I have slept in silk and in red and in black.
I have slept on sand and, one fall night, a haystack.
I have know a crib. I have known the tuck-in of a child
but inside my hair waits the night I was defiled.
08 lunedì Nov 2010
Posted Anna Utopia Giordano
incosì le bambine planano sui colori recisi.
Sciogliendomi in scintille
e rumori, prismi cicloptici di
pulsazione adefaga,
oscilla intervalli cronici,
endogeni. Spine e turbe
simulate leccano, poi
amputano, le vibrazioni
e i loro involucri.
Chiudo gli occhi,
ti vedo morire,
tutto viene escluso. Continua a leggere
08 lunedì Nov 2010
Posted No category
inSarà presenato venerdì 12 novembre ore 16,30 presso il Circolo della Stampa di Avellino il nuovo libro di Domenico Cipriano “Novembre” sul terremoto dell’Irpinia dell’8O.
«Credo che sia ben difficile trovare, nella poesia di oggi, qualche cosa di analogo o affine.» dall’introduzione del Prof. Antonio La Penna
“Un libro intenso sul sisma dell’Irpinia a 30 anni di distanza. Con accluso il CD di Pippo Pollina, Ultimo volo: Orazione civile per Ustica (collana Inaudita, Transeuropa)”
PROGRAMMA: Continua a leggere
07 domenica Nov 2010
Posted Antonella Pizzo
inTag
Pompei, si sbriciola l’Armeria dei Gladiatori
79 d.c.
E’ l’ora di andare, di lasciare il drappo
il muro affrescato di rosso vacilla
il forno apre le fauci per chiamare
chi sarà ad ascoltare? Ci sfoglieranno
quello che abbiamo abbandonato
fra le pietre cotte al fuoco Continua a leggere
05 venerdì Nov 2010
Posted Ezio Gribaudo, Pittura
inbbiamo, fissate nella memoria, un’immagine di noi e un’immagine del mondo. Non ci abbandonano mai, pur modificandosi continuamente. Prendono vita e si sostentano attingendo da una scena originaria, alla quale noi apparteniamo.
Come cavalieri senza macchia, lancia in resta, queste figure ideali si abbattono sull’esperienza ma, nel momento dell’impatto, anziché accartocciarsi, sbarrano gli occhi e scartano. Se il viaggio continua, mai un cavaliere sarà disarcionato e sempre il suo cavallo guadagnerà terreno nei confronti del mondo delle idee. In ogni istante, infatti, i nostri sensi correggono il tiro, spostano il bersaglio della folle corsa e adeguano al reale le nostre creazioni immaginarie. In palio sarebbe la verità, inconoscibile quanto desiderata, che ci conduce attraverso una strada tortuosa e impraticabile. Questo itinerario obbligato percorre infinitamente e inesorabilmente i sentieri della sconfitta o dell’abbandono.
04 giovedì Nov 2010
Posted Juan Ignacio Siles del Valle
inNinna nanna per la morte di mia madre di Juan Ignacio Siles del Valle ( Sinopia, 2010).
Il titolo della raccolta apre direttamente al cuore delle venti poesie scritte dall’autore negli ultimi giorni di vita della madre, la storiografa boliviana Maria Eugenia del Valle.
In Canción de cuna para la muerte de mi madre il poeta, come scrive la traduttrice Manuela Magnoni nella nota finale “tutto quello che vuole raccontare e imprimere sul foglio bianco è il grande senso di impotenza, angoscia e abbandono da cui si è sentito travolgere nel momento dell’addio”. Il dolore non è urlato, è quasi sussurrato, i versi accompagnano le tappe del distacco annunciato che scorre parallelo ai primi giorni di vita del figlio Santiago, nato quando ormai la madre dell’autore si stava spengendo. Continua a leggere
03 mercoledì Nov 2010
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Alda Merini ci manca: per la simpatia umana, l’acuta intelligenza, la profonda sensibilità, il franco anticonformismo, la gradevolezza dell’immagine, mai banale e prevedibile. Ma soprattutto ci manca per la poesia che avrebbe ancora potuto creare, se la sua vita difficile e bellissima non si fosse interrotta esattamente un anno fa. Se la poesia fosse un abito, quello di Alda sarebbe d’alta sartoria: ricco, sontuoso e dalle mille ineffabili sfumature. Le starebbe a pennello e con quello addosso sarebbe irresistibile. Continua a leggere
02 martedì Nov 2010
Posted Fabrizio Caramagna, Vesna Denčić
in
Vesna Denčić (sulla biografia dell’autrice si veda anche il mio articolo al link) ha risposto gentilmente ad alcune mie domande sulla scrittura aforistica e sulla relazione tra scrittura femminile e aforisma. Riporto qui di seguito l’intervista sia in italiano che in serbo. Un elemento particolare che emerge nell’intervista è che l’aforista serbo non è isolato nella sua torre d’avorio e non scrive per un pubblico ignoto, ma al contrario è legato da una rete di relazioni con gli altri aforisti serbi (attraverso incontri e confronti, manifestazioni e premi letterari, antologie, riviste e radio) in un “processo collettivo di creazione che non ha uguali nella storia dell’aforisma (si veda anche mio articolo sul Circolo aforistico di Belgrado). Ringrazio Olja Arsic per la traduzione (Olja Arsic ha la laurea specialistica in lingue e letterature straniere conseguita all’Università di Torino, attualmente lavora come traduttrice e interprete)
01 lunedì Nov 2010
Posted Marinella Fiume, Narrativa, Tiziana Carmeci
in
MARINELLA FIUME “FEUDO DEL MARE: la stagione delle donne (Rubbettino 2010)” Romanzo,
recensione di TIZIANA CARMECI
La natura del mio intervento sul romanzo di Marinella Fiume vuole essere di carattere filologico- letterario, al fine di dare al lettore qualche spunto che possa permettergli di accostare questo romanzo con importanti opere della tradizione letteraria. Continua a leggere
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