Succhiò la bellezza
dei disfatti colori
la vitrea barriera
di misteriosi cieli sulle rovine:
il sereno sulle cime
-su tutti quei loro devastati orli-
era atroce…
Rimaneva solo la impura verità,
la ossessione incorruttibile:
una sua meditazione cupa,
quel lucido commentario verso una città segreta
( I fiori apparivano piccoli e bianchi,
le arcate bianche di calce)
VILLA DOMINICA BALBINOT
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…la descrizione brucia dentro l’Anima, grazie, ciao Dominica.
disfatti…misteriosi…devastati…solo i, bianco non è stato succhiato e fiori appaiono appena, appena sereni…in una meditazione cupa…
La desolazione e un cupo senso di disfacimento ci introduce alla possibilità perduta del bello, del vero, del sacro.
Le tue poesie, Dominique, fanno male ma trapassano l’anima e segnano dove passano.
Narda
grazie molte a te, gentile Cettina Lascia Cirinnà. per le tue generose attenzioni “empatiche”: grazie davvero
un caro saluto
mi piace il tuo commento, gentile Marta, un commento che in pochi tratti riassume il senso–
grazie a te per l’attenzione un caro saluto
un ringraziamento profondo nei tuoi confronti, cara Narda per le considerazioni che non hai timore di portare avanti per ciò che cerco di esprimere,grazie
Un soggetto innominato evoca
visioni di cieli interiori visibili solo in cupi
sogni dai “disfatti colori” quasi presaghi
di porti e città sepolte,
un soggetto innominato medita lucidi
commentari su impure verità
pronunciando parole pure…
Questa a me pare l’incorruttibile
ossessione poetica dell’autrice
di questi disfatti ma non corrotti
colori…
un bel “reincontro” per me questo intervento di Fulvio Sguerzo. che subito ringrazio anche perchè non so come potere rispondere perfettamente — e alla pari-alla acutezza delle osservazioni che mi “regala”: posso però dire che trovo la stessa concatenazione delle sue “frasi” incredibile perchè in una sorta di “analisi di ragionamenti ” riesce però ( e questo è merito tutto suo!)a dire poeticamente ciò che pensa dei miei scritti, dando delle fondamenta “riassuntive” e mettendo in rilievo i punti principali delle mie espressioni ( come meglio non avrei potuto aspettarmi, anche:-))
grazie tantissime, per la generosa “sorpresa”
un caro saluto
E’ veramente bello – in un mondo sordo e opaco – comprendere ed essere compresi: è come la riprova che la parola poetica non ha perso del tutto il suo senso. Nelle parole così trasparenti e, al tempo stesso, così “ermetiche” della sua poesia ho come percepito il dramma di un soggetto quasi disincarnato, un soggetto-sguardo che nell’atto di vedere descrive l’indescrivibile e “atroce” contraddizione tra la purezza dei cieli e la tragedia che incombe sui piccoli e bianchi fiori nati sulle (dalle?) “impure verità” di una città in rovina…
mi piace molto- e dal profondo- essere “percepita” e letta in tale modalità acuta, aderente e nel contempo “rispettosa” del mio dire, generosissimo Fulvio Sguerso, che ha anche la abilità personale di dire e riportare il tutto in modo evocativo e anche empatico, trovo !!
grazie molte nuovamente, di tutto
un senso di marcescente e brulicante ineluttabilità, già messo in evidenza dai precedenti interventi (quello di marta per es.), unito alla malinconia e alla tenuta di “quel lucido commentario verso una città segreta”, che lascia intravedere e attesta quella tensione, anche possibilità, alla bellezza (Narda), al di là della “impura verità”, impura in quanto non nuda, né scevra dall perturbazione degli occhi che la colgono (e dolgono). I tuoi temi Dominica brucano e “bruciano dentro” come dice Cettina, scottano del freddo. Un caro saluto
Tutto il tuo bel – ricco e argomentato- commento mi piace davvero molto, carissima Margherita, la tua acutezza è notevole ( del tipo: al tuo sguardo non sfugge niente…è quasi lenticolare), non mi dispiace neppure quel tuo scrivere ” i tuoi temi brucano e bruciano”( originale!) e del resto – ahimè-anche io spesso, rileggendomi arrivo a avere sensazioni di Freddo che può ustionare….grazie per la tua attenzione.. ciao!
da Enkomion,una voce struggente che entra al di là dei colori la cui dissezione cominciò Cezanne
Mi toccherà( :-))bel compito, certo)tenere in toto il commento [ che trovo anche molto, molto generoso nei miei confronti] espresso in modo conciso ma con un taglio espressivo originale ( e di spessore alquanto impegnativo per me che lo ricevo) della gentile acuta lettrice Rossella Laquarta, che ringrazio tantissimo davvero
Sempre fascinosa la poesia di Dominique che non si smentisce mai..Gli ultimi versi sono particolarmente belli belli.
un abbraccio
lucetta
carissima Lucetta, ma che bel generoso commento che mi “sai” fare, grazie a te una volta di più..
ricambio il tuo abbraccio, un caro saluto
sì, le tue poesie trapassano l’anima, i tuoi versi sono incisione e volo.
hanno un che d’immenso.
ciao
Carissima Cristina: è troppo, ciò che mi dici!! sapendo da chi “viene” è un vero onore, davvero!E te ne ringrazio molto
un abbraccio, nuovamente un grazie