Motivi canoviani
Immagina di vedere uomini che portano lungo il muricciolo oggetti di ogni sorta sporgenti dal margine, e statue e altre figure di pietra e di legno, in qualunque modo lavorate; e, come è naturale, alcuni portatori parlano, altri tacciono. – Strana immagine è la tua, disse, e strani sono quei prigionieri.
Platone, Il mito della Caverna da La Repubblica
Cosa contenga l’interno di una scultura, quale sia l’energia vitale che viene imprigionata nelle sue forme immote è un segreto che viene tramandato nel corso dei secoli.
Canova, abilissimo in questo, faceva scolpire alle maestranze bellissime figure, di gesso e marmo candido e venerabile, di una delicatezza e di un fascino che, novelli pigmalioni, spingevano gli spettatori ad interrogarsi se quei corpi, non fossero in realtà vivi, immobilizzati dal fervore divino in una bellezza eternamente tale. Continua a leggere