Lo spazio bianco
Valeria Parrella
Einaudi, Torino, 2008
pag.112, euro 14.80
“- Lei lo sa? – Non lo so e non lo voglio sapere. Io (…) non posso ammettere che mia figlia abbia meno possibilità di me”.
Valeria Parrella, nel romanzo Lo spazio bianco, narra di una madre – Maria – e della sua bambina – Irene – nata prematura. Irene, ricoverata nel reparto di terapia intensiva neonatale, ha “un doppio tempo. Uno anagrafico, quello registrato dall’ospedale, e uno reale, quello che corrisponderà (…) al momento (…) in cui sarà autosufficiente”. Irene ha vissuto gli istanti della vita e della morte in un’unica esperienza: mentre “stava nascendo”, infatti, la piccina in realtà stava già quasi “morendo”. Quando è uscita dal ventre materno il suo primo atto è stato un “urlo immaturo di un pianto a cui non ritornava aria”. Ed ora è lì, nello spazio bianco, insieme ad altri minuscoli degenti che, insieme a lei, sussultano “come larve sotto la pressione del tubo d’ossigeno”. Continua a leggere →
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