Gocciolano le gemme angeliche di Sefarad
rose spaurite nel deserto,
smarrite in siti di memoria insistenti e inesistenti.
Si abbraccia e si dondola Sefarad
a sciogliere groppo generato da mancanze.
In Madrid, Barcellona, Lisbona, vagabonda Sefarad
in alcun quartiere ramifica e s’incanta e s’affretta
a sdraiarsi sulla verde riviera del fiume
a spargere i pensieri tetri, come agreste a seminare
a deporre i pesi nelle ceste della fluidità perenne
che li sciaborda e li strapazza tra i ciottoli fluviali.
Mutato il freddo in desiderio balla un flamenco
per poi fermarsi ai piedi della luna
a versare acqua sul ventre, ad abortire feto
passionale, a occultarsi nell’innocuo buio
al di là della sorgente
che l’attrae e la turba.
Piangono le strade assieme a Sefarad .
violaamarelli ha detto:
un’ebrea errante in una spagna alle spalle, un’ebrea lontanata e fluviale, come il guadalquivir, uno spazio di rimpianto dolceamaro, con molte influenze alla Lorca, un caro saluto, V.
apolide ha detto:
Io me la ricordo, Serafad, aggirarsi tra testo in versi circospetta, quasi a voler assaporare l’intorno. Delicata, quasi ieratica, nei suoi gesti… Ciao, Sandra, noi ci “conoscevamo” dai tempi di LdS, ne è passata di acqua sotto i ponti… ho un blog su wordpress pure io, da poco più di un mese…ti invito a visitarmi, e ti sfido a riconoscermi…
ciao
Apolide
abend6 ha detto:
Forte è il senso del lasciarsi trasportare dai moti naturali e dai pensieri, in un ballo triste e malinconico ma di rara bellezza.
Luisa
Blumy ha detto:
bello questo personaggio simbolo della sua terra errante, figura femminile languida , malinconica e passionale come la terra di Spagna.
sandrapalombo ha detto:
@ Viola è una vecchia poesia alla quale sono affezionata, e la mia intenzione era proprio coniugare l’esperienza degli ebrei e il loro viaggio a quella di una donna. Un abbraccio.
@ Apolide verrò a leggerti e cercherò di “smascherarti” 🙂 . A presto!
@Luisa Grazie per l’apprezzamento.
@ Blumy : sempre gentile tu sei.
Sandra